Paura nel lavoro: è la strada giusta per te SE…

Ci sono tantissime persone che si rivolgono a me in consulenza gratuita trovi il link qui che partono da un presupposto:

La paura blocca e non ti permette di migliorarti

In realtà non è assolutamente così. La paura gioca sicuramente dei cattivi scherzi ma d’altro canto ci aiuta a intraprendere certe traiettorie che forse non avremmo intrapreso in altri momenti della nostra vita.

La paura va’ capita e va’ studiata.

Non a caso ho fatto già dei video che riguardano specificatamente il tema della paura in relazione al voler cambiare efficacemente lavoro sia che tu voglia cambiare ruolo, settore o azienda, sia che tu voglia metterti in proprio sia ancora che tu voglia fare carriera ottenendo la promozione che meriti.

All’interno di questo articolo ci tengo a parlare di alcune casistiche che mi capitano più di frequente all’interno delle consulenze che faccio con i miei allievi perché voglio che tu non ti senta solo.

Quando arrivano alcune persone da me hanno tutta una serie di limiti e blocchi. E’ naturale che sia così. D’altronde se avessero tutto “in bolla” non si rivolgerebbero ad un supporto ad un aiuto come il sottoscritto.

Quindi mi occupo di aiutare le persone a trovare o ritrovare la propria progettualità nel lavoro, nella carriera e quindi, di fatto, nella vita considerando il fatto che il lavoro è un perno fondamentale importantissimo.

Il lavoro di fatto finisce, nella maggior parte dei casi, per etichettarci in base all’attività che svolgiamo e al ruolo che assolviamo quotidianamente. Pensa appunto alle persone che ti chiedono subito che tipo di lavoro fai e che ti inquadrano tramite il mestiere che svolgi. Capisci bene quanto il lavoro sia importante o si possa rapidamente trasformare in una gabbia strettissima.

Per molti versi comunque le persone che si rivolgono a me hanno una sorta di brillantezza negli occhi. Una specie di luce, una fiammella che arde per cambiare. Vogliono fare qualcosa di diverso e sono accomunate tutte dal non volersi accontentare più vivendo magari la vita imposta da qualcun altro o i sogni dei familiari.

Magari capita anche a te.

Desiderano essere un punto di riferimento positivo per la propria famiglia ed un modello per i propri figli. Spesso quando si parla di allieve donne (ne ho molte all’interno della mia community) oppure di neo papà che vogliono essere il punto di riferimento per i propri cari e per la famiglia che magari con molti sacrifici stanno costruendo a fatica a causa di un lavoro poco stabile o di una carriera che sfibra piuttosto che “nutrire”.

Queste persone sono spesso accomunate anche da una serie di paure che non permettono di fare un investimento in termini di tempo, energie e risorse da dedicare al cambiamento.

Eh si, il cambiamento costa fatica. E la paura di sbagliare è sempre in agguato.

Inoltre ho notato negli anni che una paura ancora più insidiosa colpisce molte delle persone di cui ascolto le storie. Sai qual è la paura più grande?

Beh è quella di non avere la mente abbastanza libera, sgombera dai pensieri per poter destinare la corretta concentrazione e lucidità ad un percorso di coaching per crescere, evolversi, salvarsi.

E’ un po’ come se questa mente sempre in movimento assediata dai pensieri non avesse poi sufficienti riserve di energie per potersi tirare fuori dalla “ruota del criceto”.

Così anche le piccole grandi incombenze di tutti i giorni alla fine finiscono per risucchiare tutta l’energia che abbiamo e ci riducono sistematicamente in uno stato di stanchezza praticamente perenne.

Non a caso c’è un libro che mi piacerebbe approfondire all’interno della community che si chiama “La società della Stanchezza”. Mi è stato tra l’altro consigliato da un caro allievo privato che stimo tantissimo, che si chiama Marco.

Uno dei temi di fondo, detto in soldoni, è che abbiamo così tante scelte, così tante opportunità in realtà intorno a noi che alla fine però queste grandissime occasioni finiscono per bloccarci.

E’ come se andassimo nel famoso Overload di informazioni. Cioè siamo sovraccarichi di informazioni quindi alla fine non sappiamo valutare lo tsunami di informazioni positive o negative che riceviamo, non riusciamo a discernere la fuffa e le fake news da ciò che invece è serio e autorevole, non riusciamo a dare una priorità praticamente a nulla quindi alla fine preferiamo astrarci dalla scelta e non decidere più né in un senso né nell’altro.

Di fatto decidiamo di non decidere e quindi rimaniamo fermi, immobili, impauriti da questa stanchezza, dalla mancanza di energie, divorati dal timore di sbagliare.

Nessuno ti obbliga a scegliere e fare azione ma posso assicurarti che in un mercato del lavoro (e non solo) che procede a 1000 all’ora scegliere di non scegliere può voler dire praticamente la morte di una intera carriera, la morte del proprio progetto professionale e forse, anche se molto forte l’immagine, potrebbe realisticamente significare la morte del progetto di vita che vuoi realizzare (magari mettere su famiglia, acquistare una casa etc.) senza riuscire così a dare un futuro roseo alle persone che amiamo di fianco a noi.

Capisci allora quanto diventa necessario agire con cognizione di causa per utilizzare la paura come motore per uscire dalle sabbie mobili?

Spero tu non voglia entrare “professionalmente” nella deleteria dinamica dello scroll down che avviene su Netflix quando continui questa carrellata infinita che non finisce mai per trovare il contenuto che ti piace di più e poi finisci per non guardare nulla e andare a letto persino più insoddisfatto di prima.

Se hai l’obiettivo cambiare il tuo unico chiodo fisso dovrà diventare proprio quello di cambiare lavoro con metodo e strategia. Ma attenzione perché è necessario domandarti:

Sono in grado di cambiare lavoro (e vita) da solo?

Ho bisogno di supporto?

Mi sono dato anche dei tempi chiari con delle scadenze ben definite entro cui comunque voglio cambiare lavoro?

Di solito quando faccio questa semplice domanda la maggior parte delle persone (direi circa l’80%) non sanno rispondere. Rimangono interdette, basite. Non sanno assolutamente cosa dire. Non ci avevano realmente pensato davvero.

Erano innamorate dell’idea “romantica” di cambiare lavoro ma non avevano concretamente messo giù un piano pratico d’azione con obiettivi di breve, medio e lungo periodo.

Sanno che devono fare qualcosa ma non hanno idea di quando iniziare e di quale sia spesso, il primo passo da compiere.

A questo punto come puoi immaginare siamo ancora in tempo per cambiare approccio. D’altronde siamo ancora ad inizio anno quindi i famosi buoni propositi sono ancora nell’aria.

Ti consiglio di fissare degli obiettivi S.M.A.R.T.

Per essere SMART dovranno essere necessariamente anche opportunamente raggiungibili. Sai bene che l’essere umano ha bisogno dell’incentivo di vedere che la cosa viene realizzata prima di passare allo step successivo altrimenti si demotiva, perde entusiasmo, la forza di volontà vacilla e crolla.

Allo stesso tempo devono essere obiettivi ben cadenzati nello spazio e nel tempo. Ci dovrà essere un inizio ed una fine altrimenti il processo di “cambio lavoro” potrebbe durare anni e tu, se stai leggendo questo articolo, non hai ANNI da dedicare perché la vita è una sola e non va’ affatto sprecata (considera per esempio che i miei allievi privati in 40-50 giorni cambiano radicalmente lavoro e vita a dimostrazione del fatto che non occorrono anni).

Se non batti il tempo e non ti dai una scadenza stai pur certo che il tempo (che oggi ti sembra moltissimo) perché non “ti insegue nessuno” diventerà pochissimo. Lo brucerai completamente tutto secondo la legge di parkinson.

La legge di Parkinson

“Il lavoro si espande fino ad occupare tutto il tempo disponibile; più è il tempo e più il lavoro sembra importante e impegnativo.”

Cyril N. Parkinson

Potremmo anche più semplicemente parafrasare così:

“Più tempo avrai, più ne sprecherai.”

Probabilmente questi principi non ti suonano completamente nuovi o sbaglio?

Quella volta in ufficio, quando hai scoperto di avere una settimana in più per la presentazione del nuovo progetto, hai lavorato comunque fino a mezzanotte anche l’ultimo giorno. E di quella bolletta ti ricordi? sapevi della scadenza da 2 mesi, eppure hai rischiato di pagare la penale.

Ma se è vero che più tempo abbiamo, più ne sprechiamo, è anche vero il contrario: quando il tempo scarseggia, tendiamo a lavorare per priorità e con maggiore efficacia.

– tempo = + motivazione

Una scadenza ravvicinata ci costringe a focalizzarci sugli obiettivi che dobbiamo raggiungere: il rischio di non riuscire a completare il lavoro, e le possibili conseguenze negative, ci motiva.

Pensando al binomio “il bastone e la carota”, la scarsità di tempo è sicuramente un “bastone”, e quindi un tipo di motivazione poco apprezzabile, ma il punto è che… funziona. Se sei un procrastinatore incallito, sai benissimo che una scadenza imminente a volte è l’unico sprone che ti spinge ad agire.

Quello che consiglio sempre ai miei allievi è di costruire dei “check-point” di controllo man mano. In questo modo sarà più semplice capire se la traiettoria che abbiamo intrapreso è corretta oppure se è necessario fare di un aggiustamento.

Senza questi “check-poin” potrebbe diventare veramente complesso dover sistemare una carriera ormai avviata nella direzione sbagliata. Sarebbe come cercare di frenare una macchina in corsa verso un burrone imminente. Sarà possibile, probabilmente, fermarla ma gli effetti collaterali potrebbero essere deleteri e a quel punto ormai decisamente fuori dal nostro controllo.

In fin dei conti perché ridursi lì davanti al precipizio?

Piuttosto perché non ti fermi adesso a riflettere per bene sul modo corretto per liberare la mente dai pensieri nocivi che ti bloccano o dalle troppe informazioni che non ti fanno scegliere così da rifocalizzare l’attenzione su di te e sulla tua carriera?

Non sei da solo, parliamone insieme e capiamo come migliorare la tua situazione lavorativa.

Come fissare la Consulenza Gratuita?

Fissa la tua Consulenza Gratuita con me cliccando qui e compilando il form:

www.guglielmodragotta.it/consulenza-conoscitiva

Non mi resta che augurarti buona fortuna!

E se vuoi saperne di più su argomenti come questo puoi trovare molto altro, tutti i giorni, nella mia JobHero Start!, una community in cui migliaia di miei studenti ogni giorno studiano per crescere professionalmente.

L’iscrizione è gratuita e all’interno potrai cominciare a seguire le lezioni omaggio che sono già a tua disposizione.

Ti saluto con il motto della community: “Se insisti e resisti, raggiungi e conquisti”!

Guglielmo Dragotta Info
Guglielmo Dragotta

La mia missione è aiutare le persone ad esprimere il proprio talento e potenziale per trovare il posto nel mondo (del lavoro) che meritano ed essere felici.

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