Diventare manager a 30 anni: come renderlo possibile

diventare manager a 30 anni

Non c’è un’età per diventare manager, lo si diventa anche a 30 anni

Ma come si può diventare manager a 30 anni? Fare carriera, diventare team leader o manager per molti giovani trentenni è ancora collegato a concetti veri per la vecchia guardia.

carriera = gavetta = tempo = maggiore età

Oggi non è più così. Ci sono manager trentenni che gestiscono risorse e team complessi con persone con seniority maggiore o età anagrafica superiore.

Non è più così raro trovare un trentenne a capo di team composti da impiegati di 40-50-60 anni.

Il mondo del lavoro non è più legato al concetto della gavetta.

Essere manager a 30 anni si può, senza per forza attraversare tutti i passaggi sopra elencati.

Oggi le aziende sono destrutturate con organigrammi estremamente più appiattiti. Le responsabilità sono distribuite orizzontalmente e non più soltanto a livello verticale.
Tutto ciò ha creato una classe di nuovi manager capaci di avere un impatto valido sull’organizzazione, congruente alla mission e vision dell’azienda e non collegato al tempo di permanenza in azienda.

Esiste però un limite soprattutto in chi dovrebbe/potrebbe promuoverti. Se chi dovrà assumerti/promuoverti fa parte della vecchia guardia è affetto da “Sindrome del Garzone”. Si tratta di un bias cognitivo che dovrai stare molto attento a disinnescare se vorrai crescere e progredire velocemente in azienda.

Ne hai mai sentito parlare?

Si tratta di una condizione in cui il decision maker/manager/titolare dell’azienda di turno ti vede sempre come l’apprendista, il giovane ancora poco capace con del forte potenziale, ma ancora acerbo. Nonostante tu dimostri di essere molto più di questo, il decision maker non riesce a vederti in altro modo e continua a trattarti da “garzone”.

Cosa accade praticamente? Che non ti vengono affidati nuovi incarichi. Oppure che agli incontri con clienti/fornitori tu non venga considerato tra gli “adulti” meritevoli di parola o di proporre le tue idee.

Ti suona familiare?

Hanno stima di te e sanno che potrai crescere sotto la loro ala MA in un futuro molto poco prossimo.

Hai il potenziale e ti viene riconosciuto, ma ti viene sempre ricordato di come loro siano più “GRANDI”, adulti e maturi. Sono sempre lì a sottolineare che i loro occhi hanno vissuto esperienze che non puoi ancora eguagliare.

Bene, niente paura. Come ogni bias cognitivo puoi imparare a disinnescare tutto questo. Dovrai portare dalla tua parte la stima e fiducia nelle tue capacità e talenti.

Come? Adoperando la tecnica di Job Crafting che io stesso ho appreso ed utilizzato a mio vantaggio per diventare Manager.

Approfondisco questo ed altri temi all’interno del Master MiVedoManager.

Tra l’altro ti consiglio di leggere la mia storia perché potrebbe esserti di ispirazione: CHI SONO.

Ma continuiamo a parlare del perché diventare manager a 30 anni è possibile.

Quali carte giocare per diventare manager

Se stai lavorando in un’azienda che reputi idonea per poter mettere “radici” (non per i prossimi decenni come in passato, ma almeno per i prossimi 2-3 anni) allora ti consiglio di giocare immediatamente alcune carte per progredire in fretta:

1.Scopri il contesto nel quale ti trovi, con chi hai a che fare verticalmente, orizzontalmente sia all’interno dell’azienda che all’esterno.

Raccogli informazioni grazie ad una sapiente attività di intelligence. Studia il “campo di gioco”, intercetta le regole dette e non dette che muovono l’azienda, capisci i criteri che rendono promuovibile un dipendente. Analizza l’organizzazione ombra e acquisisci sponsorship utili al tuo posizionamento premium in azienda

2.Consolida il tuo perimetro d’azione creando una classifica tra attività e responsabilità realmente utili e di valore capaci di generare un forte impatto sull’organizzazione.

In questo modo riuscirai a delegare/scaricare quelle attività/mansioni/responsabilità che non valorizzano il tuo lavoro, ma che magari sono eccessivamente time-consuming e del tutto irrilevanti per renderti noto ai decision maker dell’azienda. L’attività di consolidamento del tuo perimetro d’azione serve anche a lanciare nuovi progetti di cui tu sarai promotore e owner o ad acquisire incarichi strategici di lungo periodo che diano lustro al tuo ruolo

3.Espandi la tua area di influenza grazie alla rete di “missionari”, “crociati”, sponsor e mentors che avrai creato in azienda.

In questo modo acquisirai nuovi alleati pronti ad appoggiarti ed affiancarti nella tua ascesa per diventare manager a 30 anni. Ricorda che nessuno fa niente per niente. Quindi sarà estremamente rilevante capire a livello strategico in che modo fare promesse che potrai rispettare e circondarti da professionisti capaci con i quali condividi visione e valori.

Questi temi sono alla base dei contenuti estremamente potenti del mio Master esclusivo MiVedoManager.

Diventare manager a 30 anni: ecco un esempio rivelatorio

La vera domanda da porsi è:

“Chi è riuscito a diventare manager a 30 anni cosa ha fatto?”

Quando penso ad esempi di Manager giovani capaci di bruciare le tappe portando grande valore a tutti i vari portatori di interesse non posso che non pensare alla storia di Roberto P.

Roberto è mio allievo sia del percorso della JobHero Academy sia del Master MiVedoManager. E’ proprio esemplificativo di come sia assolutamente fattibile, con metodo e strategia , raggiungere risultati del tutto fuori dal comune.

Roberto ha studiato Ingegneria Gestionale al Politecnico di Milano. Dopo una breve esperienza ha capito che avrebbe dovuto conoscere le regole del gioco per piegarle a proprio vantaggio e vincere a questo gioco. Così ha investito nel mio primo percorso formativo raggiungendo il suo primissimo obiettivo. Voleva accedere in un’azienda multinazionale che gli facesse curriculum e che fosse riconosciuta a livello mondiale come top-player. E così è stato.

Roberto spesso durante le nostre sessioni di coaching private manifestava l’ambizione di voler raggiungere vertici apicali.

Non tanto per il gusto di ottenere un migliore stipendio né tanto meno per poter coordinare risorse sotto di sé. Roberto aveva la sana ambizione di volersi sentire davvero utile potendo mettere a frutto le sue competenze a livelli decisionali. In questo modo avrebbe davvero potuto dare il suo concreto contributo al mondo nell’azienda di apparecchiature medicali per cui lavora.

Soltanto ai vertici avrebbe potuto influenzare certe decisioni e raggiungere questo obiettivo.

Così all’interno di questa azienda è riuscito a crescere ed imporsi grazie alla forza delle sue competenze trasversali e all’applicazione pratica delle tre intelligenze (interpersonale, intrapersonale ed emotiva) che gli hanno permesso di accedere ai ranghi più alti del suo dipartimento.

A quel punto utilizzando a pieno ogni singola tecnica proposta nella JobHero Academy ha cambiato azienda negoziando un miglior pacchetto retributivo. Così è passato ad un’altra multinazionale interessata ad investire su un profilo giovane e di potenziale.

E si è rivolto nuovamente a me.

Quella scalata al successo l’avrebbe potuta fare soltanto con nuove strategie e tecniche. Così ha investito nel Master MiVedoManager che nel giro di pochi mesi gli ha permesso di recuperare non soltanto l’investimento ma anche di elevarlo ad una posizione di spicco e responsabilità nella nuova azienda.

Attualmente gestisce budget di decine di milioni di euro, un team di risorse a livello EMEA e riporta direttamente al CEO della conglomerata italiana.

Ha compiuto da poco 30 anni ed è entrato già nell’Olimpo di chi può decidere in azienda, di chi ha responsabilità e di chi può avere un reale impatto dando il proprio contributo senza pensare di perdere tempo in azienda.

E’ uno dei primi manager in Italia all’interno della sua azienda ad accedere a tale posizione di responsabilità così giovane.

Adesso sente di essere davvero parte di qualcosa più grande di lui e di contribuire personalmente.

Il suo futuro è roseo ed è soltanto l’inizio di un grande progetto professionale.

Se vuoi diventare anche tu la prossima storia di successo ti consiglio di seguire alcuni consigli immediati e assolutamente pratici.

Leggi questi articoli e lasciati guidare:

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