Contratto di lavoro: quale scegliere?
Ci sono ancora molte persone che alla domanda: “Sapresti scegliere qual è il contratto di lavoro più adatto a te?” risponderebbero con sicurezza che è il contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Ci tengo però a dirti una cosa: sapevi che questa formula contrattuale fuori dall’Italia è utilizzata pochissimo e che sono i lavoratori stessi a non sentirne l’esigenza?
Dato che c’è ancora molta incertezza in materia, ti voglio parlare brevemente dei principali contratti di lavoro in modo che tu possa compiere delle scelte consapevoli.
Certo, è vero che spesso e volentieri non ci è data possibilità di scelta in merito alle formule contrattuali, ma sapere a cosa si va incontro è sempre meglio che non saperlo!
Inoltre, se segui i consigli e studi sui miei contenuti gratuiti e a pagamento che puoi trovare dentro a JobHero Start! potresti trovarti nella posizione di dover scegliere fra due proposte di lavoro che differiscono anche per il tipo di contratto.
Cos’è un contratto di lavoro?
Bene, iniziamo dalle basi: cos’è un contratto di lavoro?
Il contratto di lavoro è un documento che determina e regola le prestazioni fornite dal lavoratore per il datore di lavoro e viceversa.
Nella normativa italiana viene definito “contratto di prestazioni corrispettive che coinvolge due parti: il datore di lavoro e il lavoratore”.
In assenza di contratto scritto e firmato, il rapporto di lavoro non è legalmente considerato nullo ma non sarà possibile provare legalmente le varie clausole come il termine del rapporto stesso.
Prima di addentrarci nell’immenso mondo dei contratti di lavoro però ti chiedo: hai già visto il mio video su come funziona la busta paga? Se non l’hai ancora fatto, lo troverai davvero interessante!
Quali sono le formule contrattuali esistenti?
E adesso cerchiamo di rispondere alla domanda iniziale: quali sono le principali formule contrattuali esistenti in Italia oggi?
- Il più famoso è sicuramente il contratto di lavoro a tempo indeterminato, caratterizzato dall’assenza di un termine di scadenza specifico. L’unico modo per concludere un contratto di lavoro a tempo indeterminato è il licenziamento per giusta causa disciplinare o per motivi economici, da parte del datore di lavoro, e le dimissioni con il relativo preavviso da parte del lavoratore.
- Un’altra formula contrattuale molto famosa è quella del contratto di lavoro a tempo determinato, che ha una scadenza specifica e determinata, appunto. Attualmente può durare massimo 24 mesi e può avere fino a 4 rinnovi. Con il 5° dovrebbe scattare automaticamente il passaggio a contratto a tempo indeterminato.
- Un altro dei più famosi contratti di lavoro è l’apprendistato. Tipicamente rivolto ai giovani, l’apprendistato è una formula contrattuale che prevede anche un impegno alla formazione specifica da parte del datore di lavoro.
- Una variante del contratto di lavoro a tempo determinato e indeterminato è il contratto di somministrazione che può essere a sua volta determinato o indeterminato.
Si tratta di un contratto di lavoro in tutto e per tutto simile a quelli già citati ma che prevedono un intermediario fra le due parti coinvolte. Infatti, in questa formula contrattuale non esiste solo il lavoratore e il datore di lavoro ma esiste una figura terza che generalmente è l’agenzia per il lavoro. Ricorda bene che è compito di quest’ultima assicurarsi della formazione della persona che verrà inserita in azienda!
- Esiste, poi il contratto co.co.co., una tipologia di contratto di lavoro che è a metà fra quello autonomo e quello dipendente. Infatti il datore di lavoro, con questo tipo di contratto, permette al lavoratore di svolgere in autonomia le sue attività.
- Una variabile poco nota dei contratti di lavoro è il contratto a tutela crescente, che comprende la perdita dell’obbligo di reintegro in azienda a fronte di un licenziamento illegittimo ma che comprende anche un indennizzo nei confronti del lavoratore in questione.
Non voglio impelagarmi troppo in formule contrattuali più specifiche e altrettanto rare in Italia perché rischierei solo di confonderti le idee e non sono qui per questo. Quindi posso serenamente dirti che le formule più comuni sono proprio queste che ho appena finito di raccontarti, anche se solo brevemente.
Tirocini e Stage
In questo panorama contrattuale come si collocano i tirocini e gli stage?
È vero che tirocini e stage sono molto più comuni di alcune tipologie di contratto precedentemente citate. Tuttavia, devi sapere che non sono veri e propri contratti di lavoro.
Ciò che confonde la maggior parte delle persone è che lo stagista spesso riceve una somma a fine mese. Ma questa è fornita solo come indennità per il rimborso delle spese che la persona in questione deve affrontare per recarsi al lavoro e per mangiare. Il tirocinio è un periodo di formazione e di inserimento in azienda. Non un contratto di lavoro.
Bene, ora che spero siano stati chiariti tutti i dubbi anche in merito al tirocinio, ti voglio fare una domanda: quale credi che sia la forma di contratto più idonea per le tue esigenze?
Nel tuo caso sarebbe meglio un apprendistato o un contratto a tempo determinato?
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