Cercare lavoro: Come scoprire se il tuo profilo è adatto alla posizione
In questo articolo voglio parlarti di come cercare lavoro nel modo corretto e sconfiggere l’insoddisfazione lavorativa trasformando le tue esperienze in risorse preziose per te e per l’azienda.
Per chi è questo articolo?
Questo articolo è diretto sia a chi lavora da poco, sia a chi lavora e vorrebbe cambiare azienda, ruolo o settore alla ricerca di nuove sfide e stimoli o per fare carriera.
Oggi è il lavoro è liquido, estremamente fluido e malleabile per chi sa come muoversi.
Il mondo del lavoro è una sorta di epoca medioevale piena di idee confuse.
Il come cercare lavoro è un tema così nebuloso, sul quale esistono così tante teorie più o meno fondate, che le persone finiscono per cascare nella rete di informazioni approssimative, di poco valore, fornite da chi non fa il selezionatore di mestiere.
Di norma tu, come chiunque altro, cerchi di informarti, ma è talmente vasto e confuso il mondo di persone che ti spiegano come, dove e perché dovresti cercare lavoro in questo modo o in quest’altro, che finisci con non fare nulla.
O peggio col fare quello che hai sempre fatto e che non ha dato i risultati sperati: farti assumere.
A questo punto ti rassegni a fare come hai sempre fatto.
Per questo motivo, per la tua rassegnazione insomma, ho deciso di creare questo articolo per cominciare a fare chiarezza una volta per tutte ed evitare l’effetto smarrimento tipico dei candidati dell’ultima ora senza obiettivi, senza strategie e senza un piano d’azione concreto e solido.
Quindi veniamo al sodo, niente giri di parole, niente storielle, niente aneddoti infiniti, niente di tutto questo, un metodo veloce e dritto al punto per evitare tu ti confonda e finisca a:
- Perdere palate di tempo prezioso mentre le opportunità di lavoro volano via come rondini a primavera, lasciandoti a bocca asciutta ed ancora disoccupato;
- Rinunciare ad una costruzione della tua vita professionale per passare giornate su giornate a perder tempo su internet inseguendo ciarlatani o iscrivendoti ad annunci di lavoro fake;
Come cercare lavoro nel 2020
Partiamo dall’assunto “senza se e senza ma” e senza giudizi di valore (era meglio prima ed è peggio adesso) che il mercato del lavoro attuale non è più il mercato del lavoro dei gloriosi anni 80 e 90 in cui bastava avere spirito di iniziativa e intraprendenza per spiccare il volo e neanche quello degli anni 2000 in cui un diploma specialistico o un titolo di laurea triennale aprivano ogni porta.
Oggi il mercato è qualcosa di assolutamente diverso e la ricerca del lavoro è cambiata.
Le aziende e le loro esigenze sono cambiate. I requisiti richiesti sono mutati. La competizione è alle stelle. La disoccupazione è cresciuta e il mercato del lavoro sempre più frastagliato, nebuloso e soggetto a regole proprie non sempre chiare.
Ciò che non è cambiato è l’approccio dei candidati rimasto paralizzato a 20-30 anni fa.
E’ come se cercassimo nel 2020 di fare un allunaggio con un aereo di linea piuttosto che con un veicolo spaziale adeguatamente creato ad hoc per quello scopo.
Si tratta sempre apparentemente di far volare un mezzo ma chiaramente si tratta di un grado di complessità totalmente differente.
Bene oggi il candidato medio continua a seguire tecniche, strategie, procedure e un mindset che sono figli degli anni 89-90-2000 totalmente controproducenti.
Lavoro lineare VS Lavoro a spirale
Prima il candidato era abituato ad un lavoro lineare.
C’era un inizio ed una fine. Il percorso tra intraprendere era univoco e perfettamente orizzontale. Nessun segreto, nessun sconvolgimento. Poche salite così come altrettanto poche discese.
Oggi il percorso che ogni candidato (e professionista) deve essere perfettamente allenato a compiere potrebbe essere lineare (ma non è più la costante). Molto più probabilmente sarà diagonale o a spirale.
Definizione rapida per allinearci rispetto al concetto di lavoro lineare e a spirale:
Percorso di lavoro lineare: rappresenta il sentiero associato allo svolgimento di un lavoro all’interno di imprese dalla cultura burocratica e dalla struttura piramidale. Nell’ottica della linearità, un individuo cresce spostandosi verticalmente all’interno di una singola funzione o area di expertise. Il successo di carriera è relativo all’ottenimento di posizioni gerarchiche prestigiose e di un’elevata remunerazione.
Percorso di lavoro a spirale: implica periodici spostamenti tra ruoli, attività e aree funzionali. La mobilità è intesa in senso laterale, ma con possibilità di crescita verticale. Le persone che intraprendono questo tipo di percorso sono stimolate da uno sviluppo personale, dalla creatività e dal cambiamento.
Qual è la posizione lavorativa giusta per te?
Bene, quindi avrai compreso quanto oggi l’80% dei candidati si trovino all’interno di questa spirale.
Sta a te (non al sistema, non ai politici e non all’azienda o alla scuola o all’università) capire come percorrere i gradini di questa spirale.
Vuoi capire le regole del gioco, salire verso l’alto e migliorare la tua vita professionale soprattutto dopo tutti i sacrifici fatti?
OPPURE
Continuerai a pensare che sia il mondo che ti è ostile ed è lui (il mondo) a dover cambiare e rimarrai sospeso perché questa decisione uscirà totalmente dalla tua area di influenza e di responsabilità.
Devi subito partire da due elementi:
– Where to play (Su quale “terreno” giocare)
– How to win (Quali strategie ed azioni pratiche per vincere)
Mi piace essere molto pratico così ti riporto subito un Esercizio che ti permette di mettere SUBITO le mani in pasta…
Immagina che questo allegato sia il tuo CV e che tu ti stia candidando per la posizione lavorativa di Data Entry (molto richieste spesso nel periodo estivo tra l’altro).
Disclaimer
Ovviamente il tuo profilo potrebbe essere totalmente differente da questo per background, esperienze formative, età anagrafica e altre cento variabili ma non importa perché ti garantisco che in quanto Selezionatore di Professione, Formatore, HR Manager e Career Coach il metodo che insegno ai miei allievi per trasformare la loro vita lavorativa è trasversale a chiunque senza limiti di età, area geografica o altro.
Se stai pensando… “SI MA… SI PERO’…” ti consiglio di leggere chi sono, cosa faccio, come lo faccio e soprattutto perché lo faccio e poi di continuare la lettura dell’articolo formativo o di andare via perché hai il mindset sbagliato.
Se invece vuoi scoprire un modo nuovo e controintuitivo per metterti in luce nel mercato del lavoro facendo brillare le tue capacità e le tue esperienze allora continua e indossa subito i panni di Martina…
Partiamo da un quesito importante
Quello poco sopra è il suo CV e questo invece è il quesito che mi ha posto (come molti altri):
“Mi sono diplomata in “Tecnico dell’Acconciatura” si tratta di un diploma professionale di 4 anni. Successivamente mi sono accorta che fare la parrucchiera non era la professione che mi soddisfava, avrei preferito conseguire un diploma di ragioneria e candidarmi come data entry o receptionist. Quello che vorrei capire è: se mi candidassi per queste professioni avrei qualche possibilità di ottenere un colloquio o verrei subito scartata per titolo di studio ed esperienza?”
Probabilmente sarà capitato anche a te di porti questi interrogativi:
- Magari hai cominciato a lavorare da poco e ti sei accorto di voler cambiare ambito e settore ma “riqualificarti” sembra impensabile
- Magari lavori da 5-10 anni e ti senti fin troppo specializzato per ricoprire un ruolo differente oppure troppo generalista per tuffarti in una posizione che sembra iper specializzata
Continua a leggere perché l’esercizio sta per partire!
Per capire se la posizione lavorativa per la quale ti stai candidando è quella più consona alla tua persona (chi sei, cosa sai, cosa sai fare, cosa vuoi fare, come lo fai e perché lo fai, qual è il tuo fa e il vantaggio competitivo che offri all’azienda) e coerente rispetto alle tue aspettative il primissimo consiglio che ti do è:
Capisci davvero di cosa si occupa i data-entry
Ricordi?
Martina vorrebbe candidarsi senza alcuna esperienza specifica per ricoprire questo ruolo.
E’ un problema? Assolutamente NO ma bisogna allenarsi ad essere percepiti comunque come competenti e idonei (anche se alle prime esperienze in quello specifico ruolo mettendo in leva strategica elementi, conoscenze e competenze collezionate da esperienze pregresse di vita, di studio e lavoro)
Spesso si fanno congetture o ci si basa sul sentito dire.
In realtà ogni lavoro ha le sue peculiarità, i suoi pro e contro, le sue luci ed ombre ed è bene conoscere il più possibile per non prendere “cantonate” e minimizzare il rischio di “perder tempo” conducendo processi di selezione sterili, inutili, inefficaci e privi di serietà.
PARTE 1: “Where to Play”
Dove cercare informazioni?
- In primis sicuramente su Internet (Google, Wikipedia, Sezione News di Google, LinkedIn, Facebook, Instagram, Pambianco News e affini etc.)
- In secondo luogo nella rete di contatti ed amici (Network a 360 gradi grazie ai propri contatti deboli e forti)
Io per avere una panoramica rispetto al ruolo specifico richiesto da Martina ho cercato per parole chiave su google raccogliendo info da siti generici, specializzati, forum, joob board (come Monster), annunci di lavoro specifici e molto altro…
Chi è il data entry?
Gli addetti all’immissione dei dati (Data Entry) aiutano le aziende a elaborare le informazioni immettendo, mantenendo, recuperando i dati grazie ai sistemi informatici e garantendo che le informazioni vengano raccolte e archiviate in modo accurato ed efficiente.
Inoltre, trasferiscono i dati archiviati su record manuali in file e assicurano che i dati importanti vengano raccolti, elaborati e archiviati in modo appropriato.
Gli addetti all’inserimento dati sono responsabili del trasferimento di parole e dati numerici in fogli di calcolo o database (ecco perché viene richiesto l’utilizzo di Excel o più genericamente del pacchetto Office).
Il compito principale dell’operatore data entry, è quello di assicurare all’azienda presso quale lavora, il migliore trattamento delle informazioni attraverso l’inserimento di dati su supporti informatici.
È praticamente il responsabile della banca dati dell’azienda. Questa attività potrai svolgerla in vari modi (trasferendo dati da documenti cartacei, o lavorare sul web).
Cosa ricorre negli annunci di lavoro?
Parti dagli annunci di lavoro. Da qualcosa di concreto.
Ti consiglio di aprire un file word e fare copia/incolla degli annunci di lavoro che trovi come “Data Entry”.
In questo modo potrai avere immediatamente a colpo d’occhio tutte le informazioni che ti occorrono.
A questo punto potrai evidenziare quelle che ricorrono sapendo per certo che proprio quelle sono le cose che devi sapere e cose che devi saper fare.
Queste informazioni sono la chiave.
Di seguito alcuni estratti degli annunci che ho trovato:
ANNUNCIO DI LAVORO 1
Si richiedono ottime competenze informatiche per attività di elaborazione ed estrazione dati per report di vendita. La risorsa verrà inserita all’interno del team di back office e si relazionerà con i clienti (anche esteri) via mail e telefonicamente. Necessaria minima esperienza nel ruolo in contesti strutturati e la disponibilità immediata.
ANNUNCIO DI LAVORO 2
La persona si occuperà di:
- Archivio
- Inserimento dato
- Gestione pacchi
Profilo del candidato:
Il candidato deve essere immediatamente disponibile lavora dal 20 agosto fino a fine settembre. Possibilità di proroga fino a Natale. Potrebbe esserci l’esigenza di lavorare su turni. Il candidato ideale conosce il gestionale SAP MODULO MM ed è immediatamente disponibile.La figura ricercata si occuperà dell’inserimento dati a sistema, in particolare degli ordini di vendita e di acquisto, dei documenti di trasporto e delle pre-fatture. E’ richiesta dimestichezza con gli strumenti informatici, velocità, precisione, affidabilità e possibilmente una pregressa esperienza in ruoli analoghi.
ANNUNCIO DI LAVORO 3
La persona, si occuperà di:
- Fatturazione
- Inserimento anagrafiche
- Verifica documenti
Profilo del candidato:
Il candidato è diplomato ed ha maturato un’esperienza di almeno un anno nel ruolo.
ANNUNCIO DI LAVORO 4
Requisiti minimi:
- Diploma preferibile ragioneria
- Minima esperienza come data entry
- Automunito
- Disponibilità immediata e full time
PARTE 2: “How to win”
Cosa devi sapere e saper fare per essere un buon data entry?
Una volta compreso ciò che un data entry deve sapere e saper fare è necessario un “esame di coscienza” o meglio una disamina realistica del tuo profilo così da capire come giocare al meglio le tue esperienze di vita (non solo professionali) pregresse, le competenze che hai maturato (tecniche e soft) e gettare quelli che chiamo “ponti” tra il ruolo di Data Entry e ciò che l’azienda si aspetta da un candidato allineato.
Analizza quindi cosa hai in comune (o cosa potresti avere in comune) con il profilo del data entry.
Ho analizzato circa 10 annunci di lavoro e quanto emerso è che di sicuro è necessario possedere buone competenze tecniche specifiche (utilizzare software quali Excel o programmi specifici per archiviare e gestire database (Access, ArcGis o Sap per esempio).
- Un buon Data Entry deve avere una buona predisposizione all’organizzazione del lavoro, delle task, delle priorità da assegnare al proprio lavoro.
- Il diploma non sembra poi così vincolante.
- In alcuni annunci viene indicato come “preferibile” quello in ragioneria ma assolutamente non vincolante.
- In taluni annunci però viene indicata una pregressa esperienza nel ruolo (anche breve di circa un anno).
Soprattutto in questo periodo (estivo) molti annunci ricercano personale immediatamente pronto all’inserimento e questo gioca a tuo assoluto vantaggio per ricoprire un ruolo che non hai mai ricoperto, per cominciare a farti le ossa e per fare esperienza utile ai fini della validità e credibilità del tuo profilo e del cv.
Cosa hai in comune con la posizione lavorativa
Rimanendo sempre in tema “Cosa hai in comune con la posizione lavorativa” il consiglio che ho dato a Martina è stato di gettare dei “ponti” è di partire dalle esperienza fatte per trovare dei “punti di contatto” col nuovo ruolo.
Le ho consigliato ad esempio di valutare quella potenzialmente più coerente ed utile anche se non direttamente collegata alla posizione lavorativa, ovvero la scuola che ha frequentato.
Cercando online nel sito della scuola ho trovato una sezione che ben riassume il percorso che ha affrontato e le competenze (tecniche e trasversali) che ha maturato.
Riporto quanto letto:
Il tecnico dell’acconciatura sarà in grado di affrontare i seguenti compiti:
- Programmazione e organizzazione dei servizi (Gestione del planning degli appuntamenti);
- Accoglienza e assistenza del cliente (Accoglienza del cliente, Orientamento del cliente all’interno dell’esercizio, Consiglio di interventi e prodotti, Informazione del cliente, Gestione della scheda tecnica);
- Predisposizione e manutenzione degli spazi, degli strumenti e delle attrezzature di lavoro (Allestimento e manutenzione spazi, strumenti e attrezzature, Prevenzione situazioni di rischio);
- Funzionamento e promozione dell’esercizio (Operazioni di cassa, Archiviazione documentazione, Promozione e vendita);
- Analisi del capello e del cuoio capelluto (Osservazione e Individuazione di caratteristiche e specificità);
- Trattamento cosmetologico e tricologico del capello e del cuoio capelluto (Scelta prodotti e Monitoraggio applicazione prodotti);
Come vedi alcune informazioni non sono utili e pertinenti per portare “acqua al tuo mulino” di candidato ideale per la posizione di data entry ma altre assolutamente si.
Soprattutto quelle per valorizzare le competenze trasversali (ricordiamo che pesano oggi, nel 2020, l’80% rispetto al 20% di quelle tecniche).
Esempio
Programmazione e organizzazione dei servizi (Gestione del planning degli appuntamenti)
Lascia intendere che precisione, puntualità, attenzione ai dettagli e questo è fondamentale anche nel ruolo di data entry.
Accoglienza e assistenza del cliente (Accoglienza del cliente, Orientamento del cliente all’interno dell’esercizio, Consiglio di interventi e prodotti, Informazione del cliente, Gestione della scheda tecnica)
Problem solving quando si parla di consigliare gli interventi e i prodotti più efficaci.
Funzionamento e promozione dell’esercizio (Operazioni di cassa, Archiviazione documentazione, Promozione e vendita)
Archiviazione documentazione perfettamente in linea con le attività di un data entry.
Insomma l’obiettivo di Martina, così come il tuo, è trovare punti di contatto utilizzando ciò che hai studiato e ricamando ove necessario.
Accresci il tuo valore
Come indicato da Martina ci sono anche scuole di formazione che hanno attivato specifici corsi, e presso le quali potrebbe rivolgersi. Ad esempio potrebbe:
- Frequentare uno di questi corsi (offline oppure online su udemy etc.) per impratichisii e fare esperienza.
- Proporsi all’interno di qualche grande salone per gestire la parte di archiviazione, schede clienti, anagrafiche, ordini fornitori etc.
- Monitorare la camera di commercio del suo paese o in confcommercio o confartigianato della sua zona.
Insomma tutto quello che può arricchire il tuo valore accrescendo il percepito di un selezionatore.
Per quanto riguarda il curriculum bisogna aprire un capitolo a parte e rivederlo assolutamente nel dettaglio alla luce di questa prima analisi.
Esercizio per casa
Ripercorri passo dopo passo l’approccio qui indicato seguendo ogni punto.
Allenati cercando informazioni e facendo lo stesso esercizio per la posizione lavorativa per la quale TU vorresti candidarti.
Contestualizza rispetto alla tua STORIA UNICA.
Raccogli informazioni. Metabolizzale. Falle tue.
Se ti impegni adesso vedrai che dopo tutto sarà in discesa!
“Se insisti e resisti, raggiungi e conquisti”
Guglielmo Dragotta