Quando cambiare lavoro: il momento giusto per migliorare la tua carriera professionale
Vuoi veramente cambiare lavoro?
Cambiare lavoro non è una decisione da prendere a cuor leggero. Dobbiamo valutare le diverse opzioni in modo lucido e razionale senza colpi di testa.
Fino a qualche anno fa avere un lavoro era come avere un diamante.
Uno per la vita, per sempre. Oggi non è più così, da un pezzo.
Il lavoro andrebbe cambiato periodicamente. Man mano che cresciamo e trasformiamo il nostro progetto professionale. Non c’è nulla di male nel pensare al lavoro come a qualcosa di fluido, dinamico e mutevole.
Le nostre esigenze cambiano. Le nostre priorità e competenze si modificano. E’ corretto quindi adeguare il nostro lavoro al nostro stile di vita.
Esistono due grandi scenari che per esigenza didattica andrò ad estremizzare:
Scenario Positivo (30% di chi cambia lavoro) e Scenario Negativo (70% di chi cambia lavoro)
Scenario Positivo: ROSA
Stai ricoprendo il ruolo che ti piace. Stai raggiungendo obiettivi, performance e lavorando a progetti interessanti. E’ il momento corretto per guardarti intorno attivamente. Sei al tuo massimo splendore, tutto sta filando per il verso corretto. Magari hai anche ottenuto una promozione da poco o magari un nuovo incarico nuovo di zecca. Fai azione e agisci attivamente.
Potresti essere notato da selezionatori di altre aziende, contattato per valutare nuove proposte. Assecondali, fai domande, stai al gioco se non altro per capire che aria tira sul mercato.
Scenario Negativo: NERO
Stai lavorando in un ruolo che ti piace in un contesto avvilente. Un lavoro che ti prosciuga di risorse psicofisiche e ti senti sfinito nel ruolo e nel contesto in cui operi. Questa condizione di “burn out” o futuribile burnout ti porta ad abbandonarti quasi ad uno stato di inerzia che non porta mai nulla di buono.
Magari invece stai svolgendo il tuo lavoro in un contesto ostile. Pensi di essere “arrivato alla frutta” e vuoi cambiare quanto più velocemente possibile per non soccombere.
Non hai una strategia, non hai alcun tipo di piano di fuga e tutto questo ti porta a:
- mandare cv random senza una strategia che valorizzi realmente le tue competenze tecniche e trasversali
- candidarti per qualsiasi posizione tu abbia “sotto tiro” apparentemente fittante
- accettare condizioni contrattuali anche peggiorative pur di scappare da dove ti trovi oggi
- non negoziare per paura di perdere anche questa eventuale ancora di salvezza
Per esperienza decennale, posso confermare che chi cambia in questo scenario finisce dalla padella alla brace in poche settimane. Si accorge troppo tardi di aver scambiato un ambiente limitante e tossico per un altro altrettanto chiuso e svilente.
Tu oggi in quale condizione ti trovi? Vuoi davvero cambiare lavoro?
Se la risposta è si, continua a leggere.
Riflettere sul fatto che ti serve una strategia ed un metodo per pianificare le tue prossime mosse. Se non lo fai, ogni tua azione potrebbe portarti non soltanto al punto di partenza. Potrebbe portarti addirittura ancora più lontano dalla tua felicità lavorativa (e familiare).
Se ti trovi in una delle tonalità di grigio tra lo scenario roseo e quello nero, puoi affidarti ad un career coach.
(Puoi approfondire il percorso formativo JobHero Academy qui).
Come capire quando vale la pena cambiare azienda/lavoro
Qualche tempo fa all’interno della mia community gratuita su Facebook “JobHero di Guglielmo Dragotta” ho pubblicato questa domanda?
“Volete cambiare lavoro nei prossimi 6 mesi?”
E le risposte mi hanno molto riflettere. Mi hanno fatto pensare a QUANDO davvero si accenda quella lampadina che ci dice:
Adesso è il momento di cambiare azienda e lavoro.
Ti riporto quindi alcune delle risposte così da fare dei ragionamenti insieme.
Cominciamo con la STORIA DI GRETA
Greta lavora da 6 anni in un’agenzia di comunicazione come grafico. E’ partita da zero iniziando dallo stage, passando poi dall’apprendistato per ottenere il tanto agognato indeterminato. Le piace il suo lavoro ed il rapporto con i colleghi MA… c’è un MA grande quanto una casa!
Almeno due o tre volte l’anno, le capita di avere un malessere profondo legato al rapporto con i due fratelli titolari. Entrambi i titolari con un caratteraccio: subdoli, per niente professionali. Minacciano, attaccano, urlano continuamente perorando sempre le loro soluzioni come le uniche.
Greta ha così tanta ansia e stress addosso che non riesce più neanche a riposare bene la notte. Mi spiega che non si tratta di ansia per il lavoro. L’ansia è legata all’ambiente tossico e malsano che questi due personaggi continuano a fomentare. Nonostante tutto però si sente “trattenuta” da loro. Quando prova ad affrontarli apertamente i due titolari le dicono che per loro è fondamentale. Greta conosce i clienti e un giorno potrà crescere e gestire un suo team. MA… sono anni che cercano di imbonirla con queste scuse.
Greta non vede prospettive di crescita. Prendere una decisione è difficile però!
La storia di Greta non è isolata, anzi tutt’altro. Magari tu stesso ti ritrovi nelle sue parole e nella dura condizione che ogni giorno vive.
Magari anche tu periodicamente ingoi dei “rospi” che adesso non hai più la forza e la voglia di buttar giù. D’altronde la vita è una e nessuno ti ha prescritto di subire così.
Sai di avere delle competenze, dei talenti e delle capacità da offrire ad altri. Potesti sfruttarli in ambienti più sani e nobili! Lo sai.
Ma abbandonare ciò che si conosce (anche se negativo), per qualcosa che non si conosce (potenzialmente positivo) non è facile.
Elementi emersi che ci fanno dire che è TEMPO DI CAMBIARE LAVORO:
- ansia, stress, malumore perenne o periodico che ti assale,
- mancanza di motivazione a fare più del tuo “compitino” perché tanto non sarebbe valutato positivamente,
- false promesse disattese, rinvii nel futuro di miglioramenti ipotetici non avvalorati da fatti,
- mancanza di prospettive di medio e lungo periodo, alto turnover.
Se ti trovi nella condizione di Greta niente alzate di testa. Lavora di Strategia con Metodo così da puntare sul maggior peso negoziale che avere un lavoro ti fornisce.
Scopri come qui: www.jobhero.it oppure fissando una Consulenza Strategica Gratuita con me QUI
Continuiamo con la STORIA DI ALESSANDRA
Alessandra nell’ufficio in cui lavoro non ha molti stimoli e quindi si trovo a fare i conti con la noia. In più non si sente valorizzata dal titolare. Ha provato a chiedere un aumento di stipendio e si sono sentita rispondere per le rime. Il rapporto con i titolari è buono.
Elementi emersi che ci fanno dire che è TEMPO DI CAMBIARE LAVORO:
- mancanza di stimoli, noia e sensazione di perdere del tempo. “Riscaldare la sedia” al posto di svolgere attività per dare il proprio contributo,
- scarsa valorizzazione da parte di colleghi, capi, titolari e altre figure interne e/o esterne all’azienda,
- poche gratificazioni economiche (e non) che facciano sentire realmente utili alle performance e al benessere dell’azienda.
Poi c’è la STORIA DI ALESSIO.
Alessio desidera una nuova professione. Non per il mero guadagno economico o per uscire dalla routine. Vuole farlo per una soddisfazione personale! Perché crede fortemente che fare del proprio lavoro la propria passione sia uno dei segreti per una vita davvero soddisfacente e felice.
Alessio non insegue una retribuzione. Ambisce al lavoro con la L maiuscola. Un lavoro allineato alle sue ambizioni, alle sue competenze, al suo modo d’essere e di vedere il mondo. Lavora in un contesto che attualmente non sembra rispecchiare tutto questo. Ha ogni giorno la sensazione di non essere nel luogo giusto per il tipo di persona che è.
Alessio, proprio come Greta e Alessandra, non è il solo OGGI a sentire un gap tra il lavoro che svolge e il tipo di persona che è.
Per queste ragioni è necessario ripartire da se stessi. Andare a tentoni, inoltrando candidature e aspettandosi di trovare il lavoro più giusto per come siamo fatti è UTOPIA.
Elementi emersi che ci fanno dire che è TEMPO DI CAMBIARE LAVORO:
- mancanza di fit tra lavoro e proprie capacità, competenze, ambizioni e talenti,
- difficoltà nell’unire i “tasselli” della propria vita professionale e personale mettendoli al servizio di uno specifico lavoro,
- ambizione non incanalata con metodo, voglia di fare non razionalizzata.
Se ti trovi nella condizione di Alessio niente alzate di testa.
Lavora di Strategia con Metodo per capire realmente quali sono i tuoi talenti.
“Cosa vuol dire per te lavorare? Cosa vuol dire per te fare del tuo lavoro la tua passione?“
Ho elaborato degli esercizi teorici ed estremamente pratici all’interno della JobHero Academy. Scopri come QUI e poi fissando una Consulenza Strategica Gratuita con me QUI.
Come preparare il momento giusto per il tuo cambio di lavoro
Se non conosci te stesso non puoi pensare di:
- capire per quale azienda lavorare,
- quale ruolo ricoprire,
- convincere il selezionatore che sei il candidato più fittante.
Il successo non è mai casuale. Lascia sempre dei precisi indizi con i quali raggiungerai sempre più alti traguardi professionali.
Avrai modo di approfondire:
- dietro le quinte del processo di selezione,
- come comunicare (ad armi pari) col selezionatore parlando il suo linguaggio,
- strategie pratiche e consolidate dai trend,
- dietro le quinte del processo di selezione,
- come comunicare (ad armi pari) col selezionatore parlando il suo linguaggio,
- strategie pratiche e consolidate dai trend.
Come tutti gli atleti che si allenano per vincere, hai bisogno di un mentore con il quale poterti confrontare e allenare. In tanti anni di esperienza da Career Coach ho aiutato più di 1.000 professionisti migliorare il proprio percorso professionale.
Come? Seguendo il metodo JobHero soprannominato Metodo delle 4 C:
Capisci chi sei e cosa vuoi ottenere professionalmente
Se non capiamo chi sei, cosa sai, cosa fai, come lo fai, perché lo fai, qual è il tuo fattore critico di successo. Se non individuiamo qual è il tuo vantaggio competitivo e non mettiamo insieme le informazioni provenienti dal mercato del lavoro non riuscirai a creare i touch point tra le aspettative dell’azienda e le tue.
Capitalizza le tue esperienze
Il candidato medio non sa come monetizzare e mettere a frutto le proprie esperienze di vita (sia personali che professionali). E’ fondamentale unire tutti i tasselli del tuo percorso creando una narrazione valida che crei un vantaggio per il datore di lavoro.
Comunica per vendere la tua professionalità
Per giocare ad armi pari col selezionatore è necessario imparare il suo linguaggio per anticiparne le mosse. Così da sorprenderlo con gli “effetti speciali”. Step by step come Career Coach insegno a comunicare in modo efficace e persuasivo sia per iscritto (grazie a tecniche di copywriting) sia oralmente (mediante tecniche in prestito dal public speaking). In tal modo cadranno ai tuoi piedi anche gli interlocutori più esigenti.
Contratta il lavoro che meriti
Il lavoro che meriti va guadagnato. Una volta a portata di mano non bisogna commettere l’errore di abbassare la guardia. Non si accettano le prime condizioni proposte dal datore di lavoro! Insieme vedremo quali sono i tuoi diritti e doveri per non essere sminuito nel mercato del lavoro. Insieme capiremo come essere valorizzato per ciò che vali e per il contributo potenziale che potrai fornire.
Tips pratici per cambiare lavoro
Allenati ad essere interdisciplinare. dovrai acquisire capacità generali, cross-occupazionali, multi-settoriali e interconnesse in grado di accrescere il tuo valore percepito agli occhi di selezionatori.
Come puoi farlo? Grazie all’identificazione della triade:
Flessibilità: allena il tuo pensiero laterale valorizzando in modo rapido e flessibile ogni aspetto di te. Impara a creare ponti e connessioni tra esperienze, competenze, ruolo ed azienda.
Portabilità: ricerca connessioni (touch-point) tra competenze tecniche ricercate dalle aziende e abilità sociali che hai già maturato nelle tue precedenti esperienze. Potrai sfruttarle nel nuovo ruolo includendole in nuovi scenari.
Occupabilità: studia i trend del mercato del lavoro per capire quali siano i ruoli maggiormente ricercati. Ricerca i ruoli con le competenze a maggior valore aggiunto e meno soggette a corrosione professionale
Niente timore, è decisamente più facile a farsi che a dirsi se hai metodo.
In quanto Career Coach aiuto e supporto le persone nel capire prima chi sono e poi:
- in quale azienda sia meglio per loro lavorare,
- quale ruolo ricoprire per sbocciare ed essere compresi per ciò che si è e si ha da offrire,
- in che modo convincere il selezionatore che sono i candidati più allineati.
Quindi per prepararti al meglio per il tuo cambio di lavoro devi conoscere prima di tutto realmente te stesso.
“La vita può essere capita solo all’indietro MA vissuta in avanti” (Kierkegaard)
Bene, spero di cuore che questo articolo ti sia stato utile.
Ti ha avvicinato un po’ di più al tuo obiettivo di vivere la vita professionale?
Mi piacerebbe tantissimo conoscere la tua opinione. Sapere se ti è piaciuto, se inizierai presto ad utilizzare il Metodo.
Potresti lasciarmi una recensione qui sotto, mettere un like e condividere questo articolo e consigliare il mio sito.
Per me significherebbe davvero molto. Grazie di cuore!
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Ogni giorno mi impegnerò a rendere più facile e affascinante il viaggio che trasformerà le tue esperienze, competenze e talenti in un lavoro arricchente di cui tu potrai andare fiero.
Se hai voglia di conoscermi di persona, prenota una Consulenza Conoscitiva Gratuita con me di 40 minuti.
Cerchi la tua strada nel mondo del lavoro, ma ti senti smarrito?
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