Le ferie: tutti i dubbi dei lavoratori parte 2

Se sei un lavoratore da poco tempo è molto probabile che ti siano già iniziati a sorgere i primi dubbi sul tema ferie, perché in effetti le questioni da chiarire sono molte.

Quante sono le informazioni sbagliate che circolano tra i dipendenti delle aziende? Quante sono le domande senza risposta?

Dubbi riguardo al preavviso, alla possibilità di andare in negativo con le ore disponibili, a quando scadono e molto, molto di più.

Oggi risponderò alle domande più frequenti al riguardo, scorri l’articolo per saperne di più!

La scelta delle ferie spetta al datore di lavoro o al dipendente?

Il datore di lavoro stabilisce il periodo che verrà dedicato alle ferie dei lavoratori, periodo che prende il nome di piano ferie. Il lavoratore invece ha facoltà di scegliere i giorni che intende utilizzare per le ferie all’interno di questo periodo. In linea generale si cerca sempre di trovare un accordo tra il dipendente e il datore di lavoro, ma è quest’ultimo che in base alle esigenze aziendali, ha l’ultima parola in merito.

Come si fa il calcolo se lavoro da meno di un anno?

Per calcolare il numero di giorni di ferie bisogna recuperare il numero di giorni o ore di ferie maturate annualmente (puoi trovare questa informazione nel contratto) e dividere diviso 12. In questo modo scoprirai quante ferie maturi mensilmente e, moltiplicando per i mesi maturati, saprai esattamente quante ferie hai a disposizione. Ricorda, ovviamente, di sottrarre eventuali ferie già consumate.

Mi viene in mente il caso di un mio vecchio studente che è entrato nella nuova azienda alla fine di uno dei miei percorsi a pagamento. È entrato in azienda a metà giugno e ha consumato quasi subito alcuni giorni di ferie, molto prima di maturare un intero anno.

Cosa succede se vado in negativo con le ferie?

Se dovessi andare in negativo, non succede nulla di grave, tranquillo. A volte, come nel caso che ti ho appena raccontato, capita che le ferie godute siano maggiori di quelle maturate. In queste situazioni, sulla Busta Paga, sotto la voce ferie residue troverai un numero preceduto dal segno “meno”. Quelli sono i giorni o le ore di ferie in negativo, una specie di debito che verrà saldato con la maturazione delle nuove ferie.

Quindi, se entri in azienda a giugno, ad agosto maturi 5 giorni di ferie e ne consumi 10, a settembre avrai -5 giorni di ferie, che recupererai nel mese stesso e in quelli successivi.

Cosa sono le ferie forzate?

Le ferie forzate sono quelle ferie che vengono imposte dal datore di lavoro. Da non confondere con le ferie collettive.

Le ferie collettive sono infatti le ferie che consumano contemporaneamente tutti i dipendenti di un’azienda perché questa chiude alcuni giorni. Attenzione, sono ferie collettive anche se pochissimi dipendenti rimangono attivi per, ad esempio, la manutenzione degli impianti o attività simili ma la produzione si ferma per alcuni giorni.

Cosa posso fare se il datore di lavoro mi fa rientrare prima?

Il dipendente a cui non viene riconosciuta la possibilità di godere per intero del periodo di ferie concordato può chiedere un risarcimento di tutte le spese sostenute per il rientro anticipato e per tutte quelle relative alle restanti ferie non godute.

Quante ne posso accumulare?

Solitamente, il lavoratore dipendente ha l’obbligo di consumare almeno 2 settimane di ferie durante l’anno di maturazione. Tutti i giorni residui (che puoi trovare sempre in busta paga), possono essere utilizzati entro i 18 mesi successivi.

Come ho già detto più volte, è da considerare anche che i contratti hanno la facoltà di cambiare in parte questi numeri. Quindi fai sempre attenzione a quello che firmi e, soprattutto, leggilo!

Se in queste domande non hai trovato le risposte utili alle tue non esitare a scrivermi, risponderò con cura e attenzione!

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