Part time o full time: ecco tutte le differenze

Quali sono le differenze tra un contratto part time e un contratto full time? Sono solo legate al quantitativo di ore o ci sono anche altre differenze contrattuali, retributive e legali?

Ricordati infatti che il miglior modo per tutelarti sul lavoro è essere sempre informato e conoscere i tuoi diritti e doveri.

Se hai la possibilità di scegliere tra le due formule o se semplicemente vuoi saperne di più, oggi ti spiegherò le principali differenze tra un contratto part time e uno full time.

Il contratto part time normalmente ti permette di essere più flessibile con gli orari in quanto occupa dalle 4 alle 6 ore al giorno, per un totale di 20 o 30 ore alla settimana.

Può essere infatti di due tipi:

  • Part time orizzontale: che si riferisce a una riduzione giornaliera dell’orario lavorativo. Il dipendente continua quindi a lavorare tutti i giorni stabiliti dal contratto ma con un orario inferiore rispetto al full time.
  • Part time verticale: si riferisce a una riduzione dei giorni di lavoro. Di conseguenza ci saranno alcuni giorni a settimana in cui il dipendente lavorerà 8 ore e alcuni giorni in cui non lavorerà affatto.

Part time: lo stipendio

Lo stipendio di un contratto part time viene calcolato in base al CCNL in relazione al numero di ore lavorate. Sarà quindi proporzionalmente inferiore rispetto al full time, ma la retribuzione oraria rimane la stessa.

Al livello contributivo negli anni ti spetterà una pensione di importo più basso rispetto a una persona che ha lavorato con un contratto full time, ma non inciderà sul numero degli anni calcolati. L’INPS riconosce infatti che hai lavorato lo stesso numero di anni indipendentemente dal fatto che tu abbia lavorato part time o full time.

Part time: le ferie

Le ferie si calcolano in base al contratto e chi lavora part time non ha diritto a meno ferie rispetto al full time. Se quindi il tuo contratto prevede 20 giorni di ferie all’anno, questo è quanto ti spetta a prescindere se lavori full time o part time.

Il motivo è che si calcolano i giorni in base alle ore di lavoro. Un giorno di ferie part time non corrisponde a 8 ore di ferie, ma a 4,5 o 6 a seconda di quante ne compongono un giorno di lavoro.

Il contratto full time

È il contratto maggiormente diffuso in Italia e prevede 40 ore settimanali.

Full time: lo stipendio

Come ti accennavo in precedenza il calcolo retributivo si effettua in base alle ore effettivamente lavorate, quindi uno stipendio full time è maggiore di uno stipendio part time.

Di conseguenza anche i contributi versati hanno un importo maggiore e questo influirà sul totale della futura pensione.

Full time: le ferie

Come per il part time le ferie si stabiliscono in base al contratto, ma in questo caso le ore considerate in una giornata lavorativa saranno 8.

Vantaggi e svantaggi

Chiaramente da un punto di vista puramente economico il contratto full time è più vantaggioso, perché più ore lavorative accumuli più alto sarà lo stipendio.

Dall’altro lato c’è da considerare che il part time, nonostante la differenza di stipendio, consente di avere lo stesso numero di giorni di ferie e lo stesso numero di anni lavorativi calcolati dall’INPS.

Ovviamente molto dipende dalle esigenze personali di ognuno e dal momento della vita in cui si trova.

Se sei giovane e hai tempo a disposizione da dedicare al lavoro un contratto full time è probabilmente la soluzione migliore.

Se invece studi, sei un neogenitore, o semplicemente preferisci portare avanti più attività contemporaneamente, il contratto part time è la soluzione più flessibile e efficace.  

Conosci gli altri contratti di lavoro?

In conclusione non ci sono svantaggi tali da preferire nettamente una formula rispetto a un’altra. Quindi scegli in base alle tue esigenze il contratto che ti si addice meglio!

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Guglielmo Dragotta

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